“Fin dalla antichità esiste una frangia culturale trasversale – spaziante dalla fisica alla spiritualità, passando per la matematica e la filosofia – convinta che la realtà in cui viviamo sia solo una illusione. Teorie affascinanti ma non dimostrabili, che per lungo tempo hanno occupato una angusta nicchia nello immaginario collettivo occidentale, fino al giorno in cui alcuni scienziati le hanno esaminate sotto una nuova luce, quella della fisica quantistica.
Secondo alcune stupefacenti sperimentazioni – infatti – ciò che percepiamo come materiale, tangibilmente reale – comprese le nostre stesse persone – potrebbe essere il frutto illusorio della interazione della ‘coscienza’ con una infinita serie di impulsi lumino-elettrici-informatici i quali si manifesterebbero in un ambiente ignoto, forse neutro come il programma ‘struttura’ del film Matrix, o forse no. Un ambiente che – in ultima analisi – potrebbe esistere solo nella stessa coscienza oppure coincidere con essa”.
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Siamo convinti, certi, che la realtà in cui viviamo sia oggettiva, assoluta e estremamente concreta. Forse però non è del tutto così.
Alla luce delle entusiasmanti e recenti acquisizioni della fisica quantistica una nuova visione e percezione di ciò che circonda sembra infatti possibile. Cosa non semplice per chi, come noi, è nato e cresciuto in una cultura positivista, la quale non lascia spazio ad interpretazioni di qualsivoglia natura diversa da quella che propone per decodificare ogni ambito dell’esistenza umana.

Eppure, tali visioni del reale e della effettiva possibilità di modificare anche la struttura della materia stessa non sono il risultato di elucubrazioni fatte da illusi profeti di una qualche corrente new-age, come si vorrebbe far credere. Oltre ai risultati sperimentali della fisica, infatti, a corroborare questa nuova idea del mondo vi è anche un enorme bagaglio di conoscenze lasciato a nostra disposizione da grandiose civiltà del passato le quali, a ben vedere, erano per molti aspetti più progredite della nostra.

Orbene, se solo riuscissimo per un attimo ad ampliare la nostra visione potremmo vedere schiudersi di fronte a noi un mondo nuovo, diverso, carico di immense potenzialità e capace di mettersi al nostro servizio, in grado, cioè, di rispondere ai nostri comandi. Fantasia? Illusione? Magia? Non le prime due, ma sicuramente la terza e nel pieno senso del termine. Ci viene offerta cioè la possibilità concreta di modificare il mondo che ci circonda con un solo pensiero, un atto di volontà preciso e consapevole, in quanto frutto di una profonda conoscenza di ciò che si cela dietro a ciò che vediamo. In ultima analisi, probabilmente, il positivismo così pervasivo che caratterizza il nostro tempo ha avuto, e ha, la funzione di impedire una tale consapevolezza.

In questo Podcast faremo un viaggio alla scoperta di questo nuovo senso di cui tutti siamo dotati, in altre parole la capacità di “scoprire” o “riscoprire” la nostra vera natura, quella, cioè, di esseri che sintetizzano in se’ tutto l’Universo e per questo capaci di modellarlo attraverso la coscienza, consci che, come diceva Shakespeare, “noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e le nostre piccole vite sono cinte di sonno“.

Che dite….cominciamo ad usarlo questo nostro potere?

Buon ascolto!

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